Caminetti a pellet

Quando pensiamo ad un caminetto, siamo portati immediatamente ad immaginarci ciocchi di legna sfavillanti che bruciano al suo interno. Nel camino a pellet questo non accade. I granuli di legno pressato vengono prelevati direttamente dal serbatoio e depositati in un braciere. La fiamma c’è, i ciocchi no. In compenso i vantaggi sono davvero sostanziali. Abbiamo scelto di raccontarveli attraverso un progetto realizzato per una residenza spaziosa e contemporanea, ricavata da un antico caffè-ristorante, dove all’interno della parete attrezzata della cucina in rovere miele, finitura di tendenza, si accende – quasi per magia – il fuoco di un camino a pellet.

1. Il camino a pellet si integra perfettamente con l’arredo.

Una fonte di riscaldamento d’appoggio che funzionasse a pellet è stata una precisa richiesta del proprietario, sensibile ai temi del riscaldamento “verde”. Non è stato facile, però, per l’architetto trovare un prodotto che si inserisse armoniosamente nel contesto minimale e contemporaneo scelto per gli arredi. Integrare direttamente il prodotto a parete è risultata la scelta migliore. Il risultato è stupefacente: quando è accesa, la fiamma brucia letteralmente all’interno del mobile cucina, con un effetto scenografico ed estremamente accogliente. Perfettamente a filo, il camino da spento fa tutt’uno con gli altri elettrodomestici inseriti a colonna, come il forno e la macchina per il caffè.

2. Il camino a pellet si programma e si accende all’ora prefissata

Il grande vantaggio del camino a pellet è l’accensione e spegnimento automatico; basta impostare un programma con il telecomando. In questo modo, ogni giorno gli abitanti della casa fanno colazione ammirando la fiamma accesa che scalda e illumina piacevolmente la stanza, immersi in un leggero odore di legna bruciata. La facilità d’uso permette inoltre a tutti i membri della famiglia di accendersi il proprio piccolo fuoco, quando serve.

3. Il camino a pellet riscalda tre stanze nello stesso momento.

Il modello installato è stato canalizzato attraverso un sistema in cui alcuni tubi flessibili a parete trasportano l’aria calda dalla cucina al piano superiore e riscaldando le due camere da letto dei figli (15 metri quadri ciascuna). L’uscita d’aria e la temperatura di ogni stanza si possono gestire in modo indipendente con un telecomando.

4. Il camino a pellet non ha bisogno di legnaia

Le scorte di pellet vengono immagazzinate in garage, in sacchi da circa 15 kg. Le operazioni di ricarica del pellet avvengono sul retro, nel salottino destinato a zona TV, senza sporcare né ingombrare. L’architetto ha scelto di nascondere completamente il serbatoio attraverso una finta porta, una soluzione pratica e particolarmente discreta, che facilita anche le operazioni di manutenzione e pulizia. Quando la porta è chiusa, nessuno può immaginare che all’interno ci sia un camino.

2 pensieri su “Caminetti a pellet”

  1. Vorrei un caminetto a pellet da mettere in un salotto in una casa in montagna. Vorrei fare un manufatto in cartongesso per mascherarlo.

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